Casa patriziale " Al Torchio"

foto di Eusebio Vassalli

Come indicato negli atti notarili e dai documenti in nostro possesso, il 17 luglio
1851 il Patriziato di Riva San Vitale vendeva al Comune, tramite asta pubblica,
lo stabile « Al Torchio » sito ora in via Beato Manfredo Settala 2 per
lire milanesi 6.000.--.

Fino allora i locali al primo piano erano utilizzati per l’Amministrazione comunale,
esercitata in quel periodo dal Comune e in precedenza dal Patriziato medesimo.

Nella parte inferiore, al pianterreno, esisteva un enorme torchio per la vinificazione
delle uve nostrane usato in favore della comunità.

Nei primi decenni del secolo scorso si iniziò la piantagione delle viti Merlot,
si instaurarono nuove regole e consuetudini e i torchi privati resero superfluo
quello comunale che fu smantellato.

Questo edificio, che non ha sicuramente l’importanza dei due monumenti quali
la Chiesa di Santa Croce e il Battistero di San Giovanni, ha tuttavia una valenza
storica in quanto in queste sale, fino all’acquisto da parte del Comune del
palazzo Della Croce nel 1874, si sono svolte le principali attività patriziali e
comunali e in modo particolare, nella primavera del 1798, quella riguardante
la Repubblica cisalpina di Riva San Vitale.

Quando il Comune entrò in possesso del palazzo Della Croce (sede attuale)
e l’Amministrazione fu quindi trasferita, lo stabile “Al Torchio” fu utilizzato
quale Sede patriziale, Scuola comunale, Scuola di musica e magazzino.

 Nel 1985 su richiesta patriziale e con il consenso unanime dell’assemblea
patriziale e del Consiglio comunale lo stabile fu ceduto a titolo gratuito
al Patriziato.

L’edificio era però in uno stato precario perciò le condizioni del trapasso
immobiliare erano condizionate all’obbligo di procedere alla sistemazione
completa negli anni a venire e mettere a disposizione le sale agli eventuali bisogni
comunali e alle società del Borgo perseguenti scopi benefici, culturali e sportivi.

 Il Patriziato ha proceduto al restauro dello stabile valutando attentamente tutte
le possibilità di intervento e non sottovalutando l’importanza di procedere ad una
sistemazione fatta a regola d’arte e confacente alla bellezza e alla valenza storica
dell’edificio.

foto di Eusebio Vassalli

 In particolare la sala al piano nobile è stata affrescata con gli stemmi delle famiglie patrizie del Borgo, intervento effettuato dagli allievi
 della Scuola CSIA di Lugano. 


 Quest’opera che riteniamo di notevole pregio artistico, storico e culturale come pure i lavori di restauro in generale sono la testimonianza
 della presenza attiva del nostro Patriziato in seno alla comunità di Riva San Vitale.

Proprietà patriziali  -   Home